Le Tavolate di San Giuseppe
“L’Artaru di San Giusè”

Associazione Turistica Pro – Loco  e  Comune di Leonforte
18 – 19 Marzo 2003

 

L’altare di San Giuseppe, mentre esalta e valorizza quanto è tipico della terra leonfortese (inventiva artigianale, prodotti tipici della campagna, lavoro prodotto all’interno delle case e delle famiglie) manifesta tanti valori della cultura e della fede cristiana. I tre spicchi d’arancio, ad esempio rimandano a Dio – Trinità: Padre, Figlio, Spirito Santo. Le “cuddure” descrivono in forma semplice ed immediata il Vangelo. Il ricucire relazioni umane interrotte, la riconciliazione quindi, è presupposto fondamentale all’inizio dei lavori di preparazione. Anche la collaborazione, l’amicizia, la gioia di stare insieme sono espressi molto fortemente.

Grande valore riveste l’accoglienza. Chi fa l’altare apre la sua casa a tutti ed invita soprattutto i poveri …. Si ripropone “qui ed ora” lo stile di Gesù che apre la sua vita a tutti, soprattutto ai poveri, agli emarginati, a quanti dalla società non vengono considerati … e li arricchisce di dignità umana.

Gli altari o tavolate sono realizzate da chi ha "fatto voto" e consistono in una grande tavola imbandita oltre che di pane lavorato in particolarissime fogge (le "cuddure") anche dei più disparati alimenti, primizie, bevande, dolciumi. Il pane è sicuramente l'elemento fondamentale dell'altare, ed agli inizi doveva di certo rappresentare la ragion d'essere dell'altare stesso per il significato atavico che vi si attribuiva di  "Grazia di Dio". Questi enormi pani che troneggiano sulle tavolate, vengono confezionati con squisita arte dalle massaie del vicinato e rappresentano vere e proprie sculture riproducenti santi o istoriati con fregi e motivi vegetali. La preparazione dell'altare, appunto, richiede l'apporto e lo sforzo dell'intero vicinato (S. Giuseppi voli traficu: S. Giuseppe esige un estenuante lavoro)  oltre che per la lavorazione del pane, anche per l'approntamento delle varie frittate di cardi e finocchi, di sfingi, fave, ceci bolliti, ecc., non tutta roba che andrà a finire sull'altare, bensì distribuita alle centinaia di visitatori durante la lunga veglia del 18.

L'altare viene concluso dal "cielo", ovvero da un drappeggio di veli da sposa disposti ad arte come un baldacchino, e da una immagine del Santo posta, tra i veli, proprio di fronte.

I camperisti che vorranno partecipare alla Festa delle Tavolate di San Giuseppe, potranno raggiungere Leonforte dalla mattina di Martedì 18 marzo e sostare al Campo sportivo centrale “Nino Carosia”. Nel pomeriggio potranno iniziare la visita di “Artara e Tavulati”, la mappa delle tavolate è distribuita dalla Pro Loco. Alle 19.00 Distribuzione di pane nella tradizionale forma a ciambella frastagliata (pupidda) a cura della Pro Loco.Mercoledì 19 marzo manifestazioni e degustazioni a cura della Pro Loco e col patrocinio del Comune di Leonforte.

                Il programma potrà subire variazioni.

 

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