Una visita al Castello Medievale di
Sperlinga ed a Gagliano Castelferrato
Lasciata Leonforte, dove abbiamo vissuto la
suggestione delle Tavolate e degli "Artara di San Giusé", continuiamo il
nostro viaqggio all'interno della Sicilia, della Provincia di Enna, per
visitare un
sito singolare nel suo genere, il castello medievale di Sperlinga
costruito dentro e sulla roccia per poi raggiungere Gagliano Castelferrato,
un
"Antico paese sotto dirupata e scoscesa rupe,
sovrapposto a declive altura, rivolta a Scirocco, da ogni dove ricinto da
colline; le viscere poi della rupe da ferro incavate presentansi in forma
di fortezza che sebbene attualmente sia involta in
ruine conserva non oscure vestigia di antica magnificenza, e
decentissime abitazioni appresta pel Barone
con oratorio, da poco tempo formate. Derivasi come appare dai ruderi, aver
compreso un tempo la medesima rocca cinque torri, dodici fosse e cisterne,
diciassette spelonche da congresso, trenta aule e più, nella maggior parte
nel vivo sasso incavate."
|



 |
Il Castello di
Sperlinga. Giunti in Piazza Castello, accedendo al maniero
dall'ingresso principale, appena entrati, si può leggere il famoso
esametro inciso sull'arco a sesto acuto del vestibolo il quale
recita "Quod siculis placuit / sola Sperlinga negavit" a ricordo
della non partecipazione di Sperlinga alla ribellione contro i
francesi nella guerra del Vespro.
Si
resta incantati dall'opera di escavazione della roccia avvenuta in
tempi remoti e dai resti di fabbricati che risalgono all'anno mille.
La cavalleria, capace di contenere decine di cavalli, le carceri
adiacenti, dove chissà quante persone sono state rinchiusi nel lungo
periodo feudale; l'enorme cappa tronco conica che buca la roccia di
cui si ignora la vera funzione; il corridoio che trafora tutto lo
spessore dell'enorme masso e conduce ad una porta denominata "falsa"
fanno rimanere a bocca aperta, meravigliano per la loro grandiosità.
Nella parte Ovest i visitatori possono scendere negli ipogei,
sistemati ad una quota più bassa rispetto al piano di calpestio,
dove un tempo vi erano le abitazioni dei dipendenti del feudatario.
La
chiesa all'interno del castello, un tempo, fino al 1610 di uso
pubblico, divenne cappella privata delle famiglie che possedettero
la fortezza, è stata ricostruita ed e fruibile.
Ai
piedi del castello, in un'ampia grotta di 165 mq, sono esposti
numerosi oggetti della cultura materiale in particolare della
civiltà contadina ormai un retaggio del passato, che costituiscono
il museo etnoantropologico. |
|
|
|
|
Gagliano Castelferrato.
La
circonvallazione di Gagliano, è il posto migliore per apprezzare il
paese nella sua caratteristica preminente: la rocca. Alzando lo
sguardo in alto, appare questa imponente mole di pietra rossastra,
dai contorni frastagliati, alla cui base si distende il paese.
A volte non è facile distinguere le case dalla roccia viva, poiché
le prime sono state edificate con la stessa pietra della rocca. Uno
sguardo ancora più attento scoprirà tra quella roccia, proprio in
cima, la sagoma oramai informe di un antico castello confuso tra la
vegetazione della macchia mediterranea e il cielo che azzurro si
staglia dietro. Scrutando ancora, appare netta la trecentesca Chiesa
di San Cataldo che, certamente, merita una visita. All'interno di
essa troviamo un interessantissimo tabernacolo di scuola gaginesca e
un prezioso coro ligneo scolpito del Seicento. Dopo un giro tra le
strette e caratteristiche vie del centro storico, un'altra
interessante tappa è senza dubbio quella della Chiesa di Santa Maria
di Gesù, dove Fra' Umile da Petralia ha lasciato un altro dei suoi
inimitabili crocifissi lignei.
 |
|
|
|
|
Sabato 20 marzo alle ore 9.00
lasceremo Leonforte per trasferirci a Sperlinga dove visiteremo il
singolare castello medievale. L'ingresso al Castello è a pagamento.
€ 2,00 a persona. Alle ore 12.00 trasferimento a Gagliano
Castelferrato.
Sperlinga e il suo castello, un legame indissolubile sancito anche
nel nostro secolo, quando gli ultimi proprietari dell'antico
baluardo hanno venduto, per la simbolica cifra di mille lire, i
ruderi al Comune. Da allora i ruderi, lentamente, sono ritornati
castello, consentendo oggi a chiunque di salire le sue scale e di
volare pindaricamente tra le sue mille anime. Attraversando le sue
sale interamente scavate nella gigantesca mole di arenaria sembrano
rivivere gli antichi Siculi che oltre mille anni prima della nascita
di Cristo scoprirono questi luoghi: se amavano come noi, essi
probabilmente si innamorarono di un paesaggio allora infinitamente
più bello ed eressero, anzi scavarono, una regale dimora per la loro
regina. Forse solo il vento e gli uccelli avranno regnato tra quelle
grotte per mille anni e mille anni ancora, fino a quando un popolo
cristiano, i Normanni, venuto in Sicilia per liberare e conquistare,
non ridiede regalità a quella dimora. Il castello di Sperlinga, una
rocca inespugnabile. Così è passato alla storia, così i Vespri lo
consegnarono ai posteri. Era il 1282 quando a Palermo cominciò la
rivolta contro gli angioini che, in un lampo, divampò in tutta la
Sicilia. Una guarnigione di francesi, presente a Sperlinga, dovendo
scegliere tra la fuga, la resa e la difesa, si asseragliò dentro il
castello. Per circa un anno i francesi rimasero all'interno delle
mura assediati dai soldati aragonesi e aiutati da alcuni signori
locali che facevano arrivare loro viveri e armi per resistere.
Quell'assedio fin da subito è entrato nella storia e nelle leggende
siciliane, come l'appoggio che fu dato agli assediati ribadito dal
detto "quel ch'a Sicilia piacque, sol a Sperlinga spiacque". |
|
Sabato 20 marzo,
intorno alle ore 13.00, giunti a Gagliano Castelferrato, sistemati i
camper nell'area di sosta appositamente riservata dal Comune, e dopo
il meritato pranzo, inizieremo la visita del centro città. La serata
in Pizzeria (i prezzi sono molto contenuti rispetto ale grandi
città) concluderà una giornata davvero entusiasmante.
La domenica mattina visita guidata di Gagliano e dei ruderi della
Rocca.
Nel pomeriggio rientro a casa con un arrivederci al sabato
successivo con la visita di Mussomeli (CL) e del Castello, per
concludere i nostri itinerari primaverili all'interno della Sicilia
e del piccolo itinerario dei castelli siciliani. |
|
|
|
|