VIAGGIO AL CENTRO DELLA SICILIA

Il Castello di Sperlinga e Gagliano Castelferrato

20 e 21 marzo 2004

Una visita al Castello Medievale di Sperlinga ed a Gagliano Castelferrato
Lasciata Leonforte, dove abbiamo vissuto la suggestione delle Tavolate e degli "Artara di San Giusé", continuiamo il nostro viaqggio all'interno della Sicilia, della Provincia di Enna, per visitare un sito singolare nel suo genere, il castello medievale di Sperlinga costruito dentro e sulla roccia per poi raggiungere Gagliano Castelferrato, un "Antico paese sotto dirupata e scoscesa rupe, sovrapposto a declive altura, rivolta a Scirocco, da ogni dove ricinto da colline; le viscere poi della rupe da ferro incavate presentansi in forma di fortezza che sebbene attualmente sia involta in ruine conserva non oscure vestigia di antica magnificenza, e decentissime abitazioni appresta pel Barone con oratorio, da poco tempo formate. Derivasi come appare dai ruderi, aver compreso un tempo la medesima rocca cinque torri, dodici fosse e cisterne, diciassette spelonche da congresso, trenta aule e più, nella maggior parte nel vivo sasso incavate."
 

 

Il Castello di Sperlinga. Giunti in Piazza Castello, accedendo al maniero dall'ingresso principale, appena entrati, si può leggere il famoso esametro inciso sull'arco a sesto acuto del vestibolo il quale recita "Quod siculis placuit / sola Sperlinga negavit" a ricordo della non partecipazione di Sperlinga alla ribellione contro i francesi nella guerra del Vespro.
Si resta incantati dall'opera di escavazione della roccia avvenuta in tempi remoti e dai resti di fabbricati che risalgono all'anno mille. La cavalleria, capace di contenere decine di cavalli, le carceri adiacenti, dove chissà quante persone sono state rinchiusi nel lungo periodo feudale; l'enorme cappa tronco conica che buca la roccia di cui si ignora la vera funzione; il corridoio che trafora tutto lo spessore dell'enorme masso e conduce ad una porta denominata "falsa" fanno rimanere a bocca aperta, meravigliano per la loro grandiosità. Nella parte Ovest i visitatori possono scendere negli ipogei, sistemati ad una quota più bassa rispetto al piano di calpestio, dove un tempo vi erano le abitazioni dei dipendenti del feudatario.
La chiesa all'interno del castello, un tempo, fino al 1610 di uso pubblico, divenne cappella privata delle famiglie che possedettero la fortezza, è stata ricostruita ed e fruibile.
Ai piedi del castello, in un'ampia grotta di 165 mq, sono esposti numerosi oggetti della cultura materiale in particolare della civiltà contadina ormai un retaggio del passato, che costituiscono il museo etnoantropologico.
   
 
Gagliano Castelferrato.
La circonvallazione di Gagliano, è il posto migliore per apprezzare il paese nella sua caratteristica preminente: la rocca. Alzando lo sguardo in alto, appare questa imponente mole di pietra rossastra, dai contorni frastagliati, alla cui base si distende il paese.
A volte non è facile distinguere le case dalla roccia viva, poiché le prime sono state edificate con la stessa pietra della rocca. Uno sguardo ancora più attento scoprirà tra quella roccia, proprio in cima, la sagoma oramai informe di un antico castello confuso tra la vegetazione della macchia mediterranea e il cielo che azzurro si staglia dietro. Scrutando ancora, appare netta la trecentesca Chiesa di San Cataldo che, certamente, merita una visita. All'interno di essa troviamo un interessantissimo tabernacolo di scuola gaginesca e un prezioso coro ligneo scolpito del Seicento. Dopo un giro tra le strette e caratteristiche vie del centro storico, un'altra interessante tappa è senza dubbio quella della Chiesa di Santa Maria di Gesù, dove Fra' Umile da Petralia ha lasciato un altro dei suoi inimitabili crocifissi lignei.

 
 
 
   
Sabato 20 marzo alle ore 9.00  lasceremo Leonforte per trasferirci a Sperlinga dove visiteremo il singolare castello medievale. L'ingresso al Castello è a pagamento. € 2,00 a persona. Alle ore 12.00 trasferimento a Gagliano Castelferrato.
Sperlinga e il suo castello, un legame indissolubile sancito anche nel nostro secolo, quando gli ultimi proprietari dell'antico baluardo hanno venduto, per la simbolica cifra di mille lire, i ruderi al Comune. Da allora i ruderi, lentamente, sono ritornati castello, consentendo oggi a chiunque di salire le sue scale e di volare pindaricamente tra le sue mille anime. Attraversando le sue sale interamente scavate nella gigantesca mole di arenaria sembrano rivivere gli antichi Siculi che oltre mille anni prima della nascita di Cristo scoprirono questi luoghi: se amavano come noi, essi probabilmente si innamorarono di un paesaggio allora infinitamente più bello ed eressero, anzi scavarono, una regale dimora per la loro regina. Forse solo il vento e gli uccelli avranno regnato tra quelle grotte per mille anni e mille anni ancora, fino a quando un popolo cristiano, i Normanni, venuto in Sicilia per liberare e conquistare, non ridiede regalità a quella dimora. Il castello di Sperlinga, una rocca inespugnabile. Così è passato alla storia, così i Vespri lo consegnarono ai posteri. Era il 1282 quando a Palermo cominciò la rivolta contro gli angioini che, in un lampo, divampò in tutta la Sicilia. Una guarnigione di francesi, presente a Sperlinga, dovendo scegliere tra la fuga, la resa e la difesa, si asseragliò dentro il castello. Per circa un anno i francesi rimasero all'interno delle mura assediati dai soldati aragonesi e aiutati da alcuni signori locali che facevano arrivare loro viveri e armi per resistere. Quell'assedio fin da subito è entrato nella storia e nelle leggende siciliane, come l'appoggio che fu dato agli assediati ribadito dal detto "quel ch'a Sicilia piacque, sol a Sperlinga spiacque".

Sabato 20 marzo, intorno alle ore 13.00, giunti a Gagliano Castelferrato, sistemati i camper nell'area di sosta appositamente riservata dal Comune, e dopo il meritato pranzo, inizieremo la visita del centro città. La serata in Pizzeria (i prezzi sono molto contenuti rispetto ale grandi città) concluderà una giornata davvero entusiasmante.
La domenica mattina visita guidata di Gagliano e dei ruderi della Rocca.
Nel pomeriggio rientro a casa con un arrivederci al sabato successivo con la visita di Mussomeli (CL) e del Castello, per concludere i nostri itinerari primaverili all'interno della Sicilia e del piccolo itinerario dei castelli siciliani.